
La formazione
Il programma educativo si propone di affrontare il tema dell'amianto della cava di Balangero in modo accessibile e coinvolgente per i bambini, con l'obiettivo di generare impatti socio-culturali duraturi nel contesto scolastico. Attraverso attività interattive e un approccio creativo il percorso formativo punta a dare ai partecipanti la capacità di poter realizzare un picoclo film che sia libero da ogni pre-contetto, fantasioso per la sua libera creatività.
Obiettivi:
Alfabetizzazione delle Immagini: Sviluppare l'alfabetizzazione visiva attraverso attività creative, come il disegno e la produzione di cortometraggi, per comunicare efficacemente il concetto di amianto ai bambini.
Partecipazione Attiva: Coinvolgere attivamente i bambini nella creazione di progetti artistici e audiovisivi, fornendo loro un ruolo attivo nella diffusione della consapevolezza sull'amianto.
Collaborazione con Esperti: presenza di esperti del settore del cinema d’animazione.
Coinvolgimento delle Famiglie: Estendere il programma coinvolgendo le famiglie nel momento della fruizione “in piazza” promuovendo una comprensione condivisa del problema.
Contenuti didattici
Il progetto I GUARDIANI DEL FUTURO è stato pensato proprio per dare ai bambini e bambine la libertà di creare una storia che possa dare gli spunti per una criticità consapevole. Un piccolo film che possa dare l’opportunità di discutere il problema che si affronta e allo stesso tempo dare degli spunti di discussione. Il Cinema d’animazione può dare tutto questo perché non c’è un vero e proprio filtro, ma grazie ai disegni i bambini e le bambine della scuola possono essere liberi di creare. Il nostro progetto parte da una veloce panoramica storica del Cinema d’animazione fino ad arrivare allo studio della tecnica del passo uno o stop motion.
Ogni classe ha avuto la possibilità di incontrare esperti del settore per cinque ore, durante le quali si è strutturata una sceneggiatura divisi in capitoli. Ogni classe è stata seguita per disegnare, colorare e ritagliare ogni elemento. Le classi sono state divise in piccoli gruppi e per due ore a classe sono state organizzate le riprese. L’edizione e la registrazione di voci (dei bambini) e dei rumori (sempre creati dai bambini) sono state pianificate dall’Associazione Meibilab.
